Antro
L’artista sincretizza nelle tracce di questo album il suo intero percorso dal 2005 (anno in cui si diploma in tromba in conservatorio) ad oggi: dall’esperienza della musica classica, alla ricerca dell’improvvisazione jazzistica e free, lo studio del canto Dhrupad e del canto difonico, fino ad una lunga e profonda ricerca etnomusicologica sul campo condotta sull’Appennino centro meridionale, in particolare nei suoi luoghi di infanzia, in cui attraverso il contatto con gli anziani e la partecipazione attiva alla ritualità tradizionale delle feste, ha assorbito quel patrimonio vocale e strumentale che oggi è parte integrante del suo linguaggio artistico. La poesia popolare cantata in endecasillabi con flussi melismatici e microtonali sono un aspetto centrale di questo linguaggio.
Insieme a Gioele Pagliaccia e Reda Zine crea impasti timbrici visionari e flussi di improvvisazione le cui ritmiche e i codici modali attingono dalla tradizione orale Appenninica al jazz, dai ritmi urbani al Gnawa. Antro è il luogo mitico della trasformazione, il retaggio mitologico Greco/Italico di cui è impregnato l’Appennino centro meridionale, in questo album messo in luce attraverso un modo nuovo di sviluppare l’improvvisazione, la composizione e la concezione del suono.