Kalascio’

Massimiliano di carlo e Valentina Bellanova propongono un concerto incentrato sui codici improvvisativi delle musiche tradizionali di rispettiva provenienza (musicha dell’Appennino centrale e sonorità Adriatiche di Massimiliano di carlo e musica Turca/Greca di Valentina Bellanova).
Il concerto esce dalle forme intrattenitorie occidentali per creare un flusso sonoro ispirato alle forme rituali ancora attive in Italia centro meridionale e in tutto il medio oriente Mediterraneo. In queste occasioni la musica fluisce attraverso improvvisazioni modali, senza una forma rigidamente prefissata, il pubblico può ascoltare disteso, seduto, ballando, consumando bevande. Una vera e propria ritualità sonora che non guida l’emotività dell’ascoltatore in modo arbitrario ed intrattenitorio, bensì lascia lo spazio percettivo per attendere sensazioni corporee, intuizioni introspettive, visioni creative.

Suoni viandanti

Un concerto che canta e racconta Il repertorio tra sacro e profano che attualmente i due musici viandanti praticano nelle case e nelle strade dell’Appennino centrale, tra Abruzzo Lazio a Campania.
Un concerto che mette in luce il valore di un antico mestiere in rischio di estinzione. Il cantastorie porta liberamente nelle strade cultura, informazione e gioia incondizionatamente

Giovanni Palumbo: zampogna, voce, ciaramella
Massimiliano di Carlo: zampogna, voce, Calascione

Canto alla rovescia

Canto alla rovescia è uno spettacolo che racconta un viaggio di immersione nel mondo della tradizione orale e delle possibilità meno usuali dello strumento voce.
Canti, storie mitologiche tradizionali, aneddoti accaduti durante il percorso di ricerca, suonate strumentali, spunti storici e molto altro…

Questo spettacolo è stato già eseguito in vari teatri e festival nazionali e internazionali, tra cui “Theatre du verre” a Parigi, “Vents de vilaine” festival, “Reggionarra” festival, “La luna e i calanchi” festival, “Teatro hop altrove” di Genova, “Machina Organika” Wroclaw (Polonia) e molti altri..

Antro

Antro è il primo lavoro discografico di Massimiliano di Carlo, artista poliedrico, polistrumentista, ricercatore e sperimentatore della voce. Insieme a Gioele Pagliaccia, Reda Zine e Andrea Lamacchia crea impasti timbrici visionari e flussi di improvvisazione le cui ritmiche e i modi canoro-strumentali attingono dalla tradizione orale Appenninica, dal jazz, dai ritmi urbani, Tribe, Afro. Antro è il luogo mitico della trasformazione, il retaggio Greco/Italico di cui è impregnato l’Appennino centro meridionale, in questo disco messo in luce attraverso un modo nuovo di sviluppare l’improvvisazione e la concezione del suono.